@Questa sera si alza il sipario sul Giro delle Mura. Giro Interforze, Sport sotto le stelle, Pompieropoli e la cena benefica dell'Ail anticiperanno le gare di domani. Giacomo Leone, Gianni Poli e Fulvio Scola saranno gli ospiti d'onore del Giro. Erica Antoniol premiata come atleta emergente.
Questa sera si accenderanno i riflettori del Giro delle Mura, come ogni anno Feltre vivrà una serata di sport e di solidarietà. Il Giro interforze è un momento che lega lo Stato e le sue forze dell’ordine al cittadino, facendo vedere i propri strumenti per la prevenzione e il controllo della sicurezza del territorio. Nelle vie che domani saranno teatro dello spettacolo della corsa su strada internazionale, daranno dimostrazione del proprio impegno, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco. Particolare attenzione è riposta sui Vigili del Fuoco che in queste ore stanno allestendo Pompieropoli, una piccola caserma a cielo aperto riservata ai piccoli pompieri.
Oltre alle forze dell’ordine a Feltre ci sarà anche la dimostrazione delle attività sportive-ricreative di una quindicina di società sportive feltrine.
In Piazza Isola, sotto il tendone e grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco, si svolgerà la cena di beneficenza in favore dell’Ail, l’Associazione Italiana contro le Leucemie.
Feltre, domani, si animerà dalle ore 18, quando inizieranno a scaldare i motori gli oltre seicento amatori, il cuore del Giro delle Mura, impegnati nella dieci chilometri.
Oltre agli aspetti puramente agonistici il Comitato Organizzatore ha previsto la presenta di numerosi ospiti che interverranno durante le pause delle gare. Giacomo Leone, vincitore della maratona di New York nel 1996, sarà in veste di delegato tecnico della Fidal per esaminare la richiesta di candidatura per Campionato Italiano di corsa su strada il prossimo anno. Un altro vincitore della maratona di New York sarà a Feltre. Gianni Poli vincitore a New York nel 1986 è da sempre amico del Giro delle Mura e come ogni anno sarà in “pista” ad applaudire tutti i corridori come responsabile tecnico.
Ogni edizione il Giro delle Mura sceglie come testimonial uno sportivo bellunese che non abbia solo un ottimo “motore”, ma che abbia fatto dello sport uno stile di vita, e che ne rappresenti i valori in ogni situazione. Quest’anno a Feltre ci sarà Fulvio Scola. Il fondista di Falcade avrà l’onore di premiare Erica Antoniol come “atleta emergente”
Il programma del Giro delle Mura prevede, alle 18.30 la partenza della gara riservata agli amatori, alle 19.45 Feltre si tingerà dei colori rosso e bianco per il Campionato Europeo dei Vigili del Fuoco. I ragazzini del Miglio dei Comuni correranno alle 21, mentre alle 21.30 inizierà lo spettacolo della Seven Laps.
Terminate le tornate della gara a eliminazione, Paolo Mutton e Paolo Ingallina speakers ufficiali della manifestazione chiameranno a gran voce i top runners. Ultimo alla chiamata sarà Sergiy Lebid, il Campione Europeo in carica di cross.
Ancora una volta Feltre diventerà la patria della corsa su strada.
@Daniela Todoverto intervista Federica Dal Rì
Siamo quasi pronti al via della gara del Giro delle Mura che quest’anno anticipa il suo appuntamento al 20 agosto. Tanti sono gli atleti amici che hanno già dato conferma della loro presenza sia perché è appunto un ritrovarsi ogni anno in amicizia sia per la bellezza di correre lungo le mura feltrine per dieci chilometri in volata. E tra le atlete ci sarà Federica che da anni è presente all’evento feltrino con la maglia del Centro Sportivo Esercito. L’abbiamo incontrata nella sua bella casa a Sedico, tra gerani e petunie del suo giardino, di ritorno da un duro giro in bicicletta con il marito Gabriele, grande amico del Giro. Federica si presenta e ti dà la mano: questo semplice gesto già ti dice molto. La sua stretta è energica, decisa e l’azzurro dei suoi occhi rimanda alla limpidezza del cielo spazzato dal vento forte. Mezzofondista, nata a Cles, in Trentino, Federica Dal Rì sorride e ti accoglie nel suo salotto. Laureata in giurisprudenza, appassionata di libri gialli, parla per mezzora con una fluidità di linguaggio che è un piacere ascoltarla. “La mia passione nasce dall’aria che ho respirato in famiglia e dall’aspetto educativo, sociale che i miei genitori hanno sempre dato allo sport. Ho cominciato, come le mie sorelle, con l’atletica quando mia mamma, casalinga, mi portava agli allenamenti tre volte alla settimana.” Ritieni il mondo dell’atletica un ambiente sano, di crescita, di formazione per le giovani atlete?
Come in ogni ambiente di lavoro ci sono anche qui le mele marce, ma quello che ho osservato è che c’è una differenza tra atletica donne e atletica uomini. Spesso tra le donne c’è più agonismo, più senso di rivalsa, mentre tra gli uomini c’è più cameratismo, ci si aiuta di più in gara. Nell’ambiente dell’atletica devi crescere talora velocemente e da solo, devi prendere decisioni in gara e non puoi chiedere a nessuno; tra le ragazze c’è meno accordo su cosa fare magari quando in gara si crea il buco e anche nell’allenamento gli uomini escono in gruppo, mentre noi donne ci alleniamo da sole. Ultimamente ho una compagna di allenamento. Anche se, devo ammettere, le donne quando decidono e si coalizzano riescono bene.
Quali sono gli ingredienti che concorrono a formare un atleta professionista?
Di sicuro il 60 o 70 % la testa e 30 % di doti naturali e tanta passione e voglia di arrivare. Hai fatto degli incontri importanti che hanno lasciato un segno sul tuo percorso?
Certamente il mio primo allenatore che mi ha trasmesso l’amore per l’atletica. Poi il mio attuale allenatore, Andrea Bartoli, che mi ha fatto fare un salto di qualità, mi ha traghettato da un’atletica provinciale a un’atletica nazionale e oltre. Con lui ho fatto diverse cose: due coppa Europa su pista, mondiali e un europeo di cross. Con lui ho conosciuto che cosa significhi fare la professionista, con le scelte che comportano chiaramente rinunce per porsi obiettivi da raggiungere con determinazione. Nei momenti di difficoltà e di fatica, di sforzo fisico, metti in atto delle strategie per superarli?
La mia strategia è la mia famiglia: Gabriele, i miei genitori, le mie sorelle e il mio allenatore al quale mi rivolgo se qualcosa non va. Sono loro i miei punti di riferimento, le mie sicurezze, la mia valvola di sfogo.
Se dovessi pensare a un colore da associare alla tua corsa, quale sceglieresti?
Scelgo l’arancione perché è il mio colore preferito ed esprime allegria, vita, vivacità. E’ un colore che si vede da lontano ed è quello che sento dentro quando corro: vita, forza, voglia di farcela e di arrivare. E quale musica sceglieresti?
Da Vasco a Ligabue, sceglierei una musica adrenalinica prima di una gara, qualcosa che ti dia energia. Guardando al passato hai dei riferimenti di corsa al femminile?
Non un’atleta in particolare, mi piacciano tutte le atlete che hanno carattere in gara, che non si nascondono e rischiano di perdere pur di vincere. Mi piacciono le donne che si buttano avanti, che partono forte e succeda quello che succeda. Io non sempre ci riesco. Amo le donne di carattere, che vivono la gara da protagonista. Quali sono i tuoi progetti futuri dopo il Giro delle Mura?
A breve le campestri, a dicembre i campionati europei di cross e mi piacerebbe regalare a me e al mio allenatore una bella stagione indoor, questi meno 9 minuti sui 3000 metri, perché questo risultato è maturo da alcune stagioni e devo abbattere i 9.03, il mio primato. Per quanto riguarda la stagione su pista l’obiettivo è puntato sulle Olimpiadi e, a dire il vero, i minimi richiesti non sono facili, ma con il mio allenatore decideremo su quale distanza puntare. E poi personalmente parlando, dopo le Olimpiadi, a me e a Gabriele piacerebbe avere un figlio, una scelta importante che va fatta nel momento giusto. Chiudendo gli occhi, ci regali l’immagine più bella di Federica come atleta?
Mi rivedo sulla linea di arrivo in Coppa Campioni di cross a Bilbao, nell’inverno scorso, un campionato europeo, dove partecipavo come esercito. E’ stata una gara dove mi sono buttata, ho corso da protagonista e mi ha dato tanta soddisfazione, ho lottato. Se chiudo gli occhi, mi rivedo lì, in mezzo al fango, molto felice di aver fatto una gara di carattere. Quanto ti ha dato la corsa?
La corsa mi ha dato tanto, mi ha fatto conoscere tante persone e girare il mondo. Inoltre mi ha dato l’incontro con Gabriele, un grande regalo.
@Start List 2011 Giro Delle Mura
Gara Elite:
Sergiy Lebid, Vasyl Matvichuk, Nicodemus Biwott, Migidio Bourifa, Nasef, Paul Sugut, Tamas Covacs, Giovanni Gualdi, Alberto Montorio, Daudi Makalla, Mattia Maccagnan, Angelo Iannelli, Paolo Zanatta, Berardino Chiarelli, Manuel Cominotto, Massimo Leonardi, Riccardo Sterni, Neals Strik, Rudy Maganoli, Antonio Toninelli, Lucio Sacchet, Giancarlo Simion, Viviani, Guarnati Luigi, Giuliano Battocleti, Nicola Venturi, Mura, Bresciani, Tosi, Boroni, Pasetto, Roberto Aguzzi, Batel Abdelatif, Giuseppe Mucerino, Simone Gobbo.
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